Pillole di salute: vertigini, labirintite e otite

Le vertigini sono provocate da problemi dell’equilibrio che coinvolgono il funzionamento dell’orecchio interno, ma possono anche essere determinate da problemi che insorgono in alcune parti del cervello. Provocano la sensazione che la persona, o l’ambiente, stia ruotando. Questa percezione può essere lieve, oppure così forte da non mantenere l’equilibrio. Gli attacchi di vertigini possono manifestarsi improvvisamente e durare da pochi secondi ad alcune ore; vertigini più gravi possono durare per giorni o mesi. La Vertigine posizionale parossistica benigna è una delle cause più comuni delle vertigini e si caratterizza per brevi episodi di vertigini che durano circa 15-30 secondi, provocati dai cambiamenti di posizione della testa (per esempio, alzandosi, piegandosi, o girandosi nel letto). Si ritiene che si scateni quando i cristalli di ossalato di calcio (otoliti), che sono contenuti nell’orecchio interno e controllano i movimenti della testa, si spostano verso la parte posteriore e interna del canale auricolare (canali semicircolari).

La labirintite è un’infiammazione di una parte dell’orecchio interno. Quando ciò accade, le informazioni che raggiungono il cervello sono diverse da quelle inviate da orecchi e occhi sani; i segnali disturbati causano vertigini e capogiri. La labirintite è solitamente causata da un’infezione virale, come il comune raffreddore o l’influenza, che si diffonde nel labirinto.

L’otite è un’infiammazione acuta o cronica dell’orecchio. Complicanza comune a numerose malattie influenzali, l’otite è generalmente dovuta ad insulti batterici o virali. Il sintomo che accomuna tutte le differenti forme di otite è il mal d’orecchio (otalgia): l’intensità del dolore e l’eventuale presenza di altri sintomi (perdita d’equilibrio, vertigini, nausea ecc.) dipende dall’area di orecchio interessata dall’infiammazione. Si classifica in interna, media o esterna. La più comune è l’otite media. Il più delle volte, viene diagnosticata nei bambini successivamente ad un semplice raffreddore: le infezioni delle vie respiratorie, estendendosi lungo la tuba di Eustachio, possono infatti raggiungere l’orecchio medio, creando danno. Ricordiamo brevemente che la tuba di Eustachio è un canalicolo che mette in comunicazione il naso con l’orecchio medio. Oltre al raffreddore, anche le allergie e l’ingrossamento delle adenoidi possono predisporre il paziente all’otite media. La terapia dipende dalla causa scatenante: gli antibiotici sono indicati in caso di accertata infezione batterica. Per il controllo del dolore, si possono assumere sussidi terapeutici analgesici ed antinfiammatori: paracetamolo, ibuprofene ed idrocortisone (applicazione topica, direttamente nel canale auricolare) sono i più utilizzati.