E’ una commedia di Marzo 2022, romantica e briosa, diretta da Riccardo Milani, con P. Favino, M. Leone, P. Degli Esposti e M. Placido.
TRAMA – Gianni ha quasi 50 anni e passa da un’amante all’altra, fingendo con ognuna di essere una persona diversa. Alla morte della madre si reca nella modesta casa in cui è cresciuto ed incontra la vicina Alessia, che per sbaglio lo crede confinato ad una sedia a rotelle. Gianni alimenta l’equivoco perché Alessia si occupa di disabili e lui cerca di aggiungerla alla sua lista di conquiste. Ma la ragazza ha altri progetti: gli presenta la sorella Chiara, davvero paraplegica, sperando che fra i due scocchi la scintilla. Cosa che puntualmente succede anche se Gianni, che ha sempre evitato qualsiasi prossimità alle limitazioni fisiche, si auto convince che conquistare Chiara sarà un ennesimo modo per ribadire agli amici la sua fama di seduttore seriale. Sguscia felino eclettico senza scrupoli tra una relazione occasionale e l’altra, minimizzando le conseguenze spiacevoli.
PROTAGONISTI – Favino è Gianni, ricco imprenditore bello e seduttore seriale. Pessimo gemello, dalla personalità completamente opposta a quella coscienziosa del fratello, ha un pessimo esempio del padre (breve apparizione di M. Placido) che corre la maratona dell’identità libera da abnegazione e sacrificio per la famiglia ed è con la morte della madre, che Gianni ha sempre amato da lontano anche se fa finta di no, che le cose iniziano a cambiare.
La Leone é Chiara, bella ragazza, ottima tennista in carrozzina e violinista di talento.
L’uno cura e utilizza il corpo per sfidare la sua capacità di seduttore e per primeggiare nella società; l’altra é consapevole del proprio corpo, in parte immobile e lo utilizza per comunicare valori positivi e per “camminare sempre avanti e in alto” anche senza la funzionalità delle gambe.
COMMENTO – E’ una commedia garbata che parla di disabilità, di amore e di sincerità e sul tema del corpo come centro della nostra identità e comunicazione con l’esterno. Inizialmente può sembrare che parli scorrettamente di amore e diversità perchè comincia con una spudorata bugia del cinico Gianni per attirare una donna. A Gianni concediamo un’amnistia: le sue rocambolesche vicende mentre si vanta delle proprie conquiste, o quando corre fino a farsi esplodere il cuore pur di mantenere un corpo agile, statuario e vigoroso, vuol dire guardarsi un po’ allo specchio e scoprirsi più imperfetti di quanto non siamo. Attraverso l’arma del comico gli autori di Corro da te ci mostrano una natura umana profondamente tragica: la difficoltà di accettare l’altro e la compassione spicciola . Talvolta tante persone hanno vissuto un rigurgito di scorrettezza, un inciampo di mediocrità (anche se nel film è portato all’estremo). Questa commedia esplora le bassezze, ma anche la capacità di ammettere deviazione di percorso, non verso il pietismo, ma verso la gioia vera di cercare nella natura umana ciò che ci rende sopportabili le difficoltà.
Gesù fa fruttificare quel poco che abbaiamo e quel poco che siamo.
LA GIOIA E’ A PORTATA DI MANO QUANDO APRIAMO IL CUORE AI FRATELLI.