Chi sono i missionari della Consolata?

di Lucio e Lorenza

Il Beato Giuseppe Allamano, loro Fondatore risponderebbe così:

Sono sacerdoti e laici, che si impegnano a portare il Vangelo nel mondo. Non sono un’organizzazione, un Istituto, un Collegio, bensì una famiglia.

Si dedicano alla Missione, distaccati da tutti, professano la povertà, la castità e l’obbedienza nello spirito delle beatitudini evangeliche. Sono proiettati oltre i propri confini territoriali, di paese, nazione, parrocchia, diocesi. Hanno a cuore tutti i popoli del mondo. Sono testimoni dell’universalità della Chiesa. Questo “andare oltre” si esprime sempre, perché superano le barriere territoriali, quelle razziali, culturali, sociologiche e religiose. Guardano a coloro che attorno a noi sono lontani da Cristo e dalla Chiesa. Hanno Maria, Madre di Gesù, come ispiratrice. Come Maria, che venerano con il titolo di Consolata, vogliono portare al mondo la vera Consolazione, che è Gesù, il Vangelo, la vicinanza agli emarginati, il conforto agli afflitti, la cura dei malati, la difesa dei diritti umani, la promozione della giustizia e della pace.

Il Beato Giuseppe Allamano ha fondato due congregazioni religiose durante la sua vita: i Missionari (1901) e le Missionarie (1910) della Consolata. Sono uniti nella stessa vocazione “Ad Gentes” guidati dal motto: “Proclameranno la mia gloria alle nazioni” (Is. 66,19). Negli ultimi decenni, sono sorte comunità di Missionari Laici della Consolata (LMC) e di Giovani Missionari della Consolata (JMC) chiamati all’evangelizzazione, recandosi e impegnandosi nel progetto missionario. Condividono anche il carisma, gli amici e i benefattori della Consolata.

Quanti sono e dove sono?

Attualmente i missionari sono quasi 1000 e le suore missionarie quasi 600. Insieme sono presenti in 33 paesi. In Europa sono in Italia, Spagna, Inghilterra, Polonia e Portogallo; in Africa sono in Sud Africa, Angola, Costa D’Avorio, Gibuti, Guinea Bissau, Liberia, Madagascar, Mozambico, Kenya, Repubblica del Congo, Tanzania e Uganda; in America sono in Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Colombia, Ecuador, Stati Uniti, Messico, Perù e Venezuela; in Asia sono in: Kazakistan, Corea del Sud, Mongolia, Kirghizistan e Taiwan.

Qualche dato sul beato Giuseppe Allamano

Giuseppe Allamano (Castelnuovo Don Bosco, 21 gennaio 1851 – Torino, 16 febbraio 1926) nel 1990 è stato proclamato beato da papa Giovanni Paolo II. Studia a Valdocco nell’oratorio di San Giovanni Bosco, viene ordinato sacerdote diocesano di Torino nel 1873. Nel 1880 è nominato rettore del Santuario della Consolata e il 29 gennaio 1901 fonda l’Istituto Missioni Consolata che nel 1902 avvierà le sue attività di apostolato con la partenza per il Kenya dei primi quattro missionari, due sacerdoti e due coadiutori. L’anno successivo, in collaborazione con Giuseppe Benedetto Cottolengo, vengono inviate delle suore vincenzine. Vista la necessità dalla presenza femminile nell’opera di apostolato, nel 1910, fonda le Missionarie della Consolata (Suore Missionarie della Consolata).

Ecco alcune sue frasi, che valgono anche per noi: «Prima santi poi missionari», «Come Missionari dovete essere non solo santi, ma santi in modo superlativo. I miracoli si ottengono non tanto con la scienza, quanto piuttosto con la santità», «Ecco la santità che io vorrei da voi: non miracoli, ma far tutto bene”, “I santi sono santi non perché abbiano fatto dei miracoli, ma perché bene omnia fecerunt», «Il bene fa poco rumore: il molto rumore fa poco bene. Il bene va fatto bene e senza rumore», «Non dobbiamo semplicemente fare il bene: dobbiamo farlo con diligenza e nel miglior modo possibile. La pazienza va seminata dappertutto».
Direi: Parole Sante!